Possono chiedere la facilitazione in oggetto tutte le persone fisiche che sottoscrivono un mutuo ipotecario per l'acquisto di immobili ad uso abitativo.
Il tasso è variabile quindi segue l'andamento del mercato.
Il meccanismo della rata fissa è applicabile ai mutui con durata massima di 20 anni.
Il mutuo concesso non potrà comunque avere una durata complessiva superiore ai 25 anni.
A solo titolo di esempio, ma al fine di prendere consapevolezza sugli effetti che può avere la modifica di tasso sulla durata del prestito a rata fissa, si tenga presente che, partendo dalla struttura attuale dei tassi mediamente applicati sui mutui ipotecari, un aumento di poco più di 2 punti percentuali del tasso medio calcolato su tutta la durata del mutuo comporta un prolungamento della durata complessiva da 15 a 20 anni.
Ferme restando le modalità di indicizzazione del tasso già utilizzate, la parte mutuataria, dovrà rimborsare, alla scadenza dell'ultima rata, tutto il debito residuo per capitale ed interessi.
Vediamo ora quali che siano le caratteristiche della rata fissa.
Al momento della predisposizione del mutuo e del calcolo del relativo piano di ammortamento, si determina l'importo della prima rata, che resta costante per l'intera durata del finanziamento.
Al variare del tasso di interesse, la componente della rata aumenta di volta in volta, mentre si riduce di un pari importo quella relativa al capitale.
Di conseguenza varierà il numero delle rate di ammortamento necessarie a saldare il debito residuo.
Ovviamente, in caso di riduzione dei tassi il fenomeno sarà inverso.
Anche in questo caso ci sono le polizze assicurative obbligatorie e facoltative.
La polizza "danni al fabbricato" è obbligatoria e comprende tutti i danni materiali rivolti al fabbricato, mentre quella facoltativa è completa e comprende tutto, infatti con quest'ultima non è necessario stipulare la prima in quanto è compresa.
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